mercoledì 21 maggio 2008

FOGGIA: Sul Conventino, tramonta finalmente l’ipotesi dello sfratto

di SD-Cerignola

La Regione Puglia assume finalmente una posizione chiara ed agisce di conseguenza, in merito alla vicenda del “Conventino” di Foggia, dopo numerose polemiche fra l’assessore regionale alla Solidarietà e alle Politiche Sociali, Elena Gentile (PD) e la Curia Vescovile. Infatti fino a qualche giorno fa, la cerignolana esponente della Giunta regionale era ostinata a chiudere questa struttura, gestita dalla Caritas, pur di dare spazio ad un altro progetto, quello della “Casa Internazionale delle Donne”.
Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, prende in mano la situazione e riapre il confronto con l’arcivescovo di Foggia, tenendo conto delle 11.512 firme raccolte attraverso una Petizione Popolare, che nello scorso mese ha coinvolto cittadini, associazioni, enti, movimenti laici ed ecclesiali che, insieme alle parrocchie, si sono pronunciati contro questo scellerato provvedimento. Non va assolutamente trascurato il ruolo del Comune di Foggia che, chiamato spesso in causa a pronunciarsi sul tema, attraverso autorevoli esponenti della Giunta comunale in quota PD, ha preso le distanze dall’esponente “democratica” della Giunta Regionale.
Ma cos’è il “Conventino”?
E’ una struttura gestita appunto dalla Caritas e da numerose associazioni di volontariato, che accoglie fra le sue mura molta gente, fra questi extracomunitari, ma anche cittadini foggiani con gravissimi disagi sociali. Questa gente riceve quotidianamente un pasto caldo (a pranzo e a cena), ma anche delle cure mediche, non avendo la possibilità di acquistare medicinali.
C’è da notare però che il progetto della “Casa delle donne” è comunque una lodevole iniziativa, in quanto allo stesso modo, la struttura accoglierebbe tutte quelle donne che oggi vedono negarsi i propri diritti. Dal diritto ad essere madre, fino ai diritti nell’ambito lavorativo. Verrebbe fornito anche un sostegno morale per tutte quelle donne che ricevono maltrattamenti in famiglia o che vengono sfruttate.
Il problema è che questo nuovo progetto, non può realizzarsi a spese dei poveri, in quanto si materializzerebbe ciò che è stato prodotto dalle peggiori amministrazioni locali di destra e che la sinistra da sempre ha combattuto: appunto “la guerra fra poveri”.
Bene ha fatto dunque il Presidente della Regione a ricevere una delegazione, composta dall’Arcivescovo di Foggia e dalla direttrice della Caritas, che hanno ribadito l’importanza di continuare ad operare nella struttura del “Conventino”, luogo simbolo della solidarietà foggiana e la necessità di ampliare i servizi al suo interno, per dare risposte qualificate alle concrete e crescenti esigenze dei meno fortunati, attraverso la promozione e la realizzazione del progetto “Cittadella della Carità”.
Vendola ha preso atto delle ragioni espresse dalla Chiesa di Foggia e ha mostrato l’intento di voler trattare i temi delle IPAB e delle vecchie e nuove povertà, in un apposito tavolo da istituire tra lo stesso Governo Regionale e la Conferenza Episcopale Pugliese (CEP), assumendo l’impegno di continuare ad incontrarsi per soluzioni concrete, magari optando per una sede alternativa che accoglierà anche la “Casa delle Donne”.
Senza spirito polemico sembra strano che una persona come Elena Gentile, proveniente da una lunga tradizione di sinistra, nata, cresciuta e pasciuta nel Pci-Pds-Ds, oggi PD, possa assumere decisioni così discutibili, da sembrare lontana da ogni appartenenza al mondo della sinistra.
Ma per il momento, quello che ci soddisfa e che i poveri non si toccano!