giovedì 22 maggio 2008

FOGGIA: Ronde razziste contro extracomunitari

di SdCerignola

Nuova ondata di razzismo a Foggia. Il neo-coordinatore provinciale di Forza Nuova, l’imprenditore Domenico Fiano a seguito delle elezioni provinciali, ha annunciato una discutibile iniziativa dell’estrema destra foggiana che potrebbe indurre la gente a commettere dei veri e propri atti discriminatori contro gli extracomunitari.
L’iniziativa prevede l’attivazione di “squadre” di vigilatori che saranno operative già da sabato 24 maggio, munite di macchinetta fotografica e di cellulare, con l’intento di “scoraggiare” e “contrastare” la presenza di Rumeni, lavavetri e venditori abusivi.
A proposito di abusivismo, questo reclutamento è stato pubblicizzato attraverso l’affissione di un manifesto privo del bollo comunale di affissione, il che dovrebbe indurre i “reclutati” ad autofotografarsi per abusivismo di affissione propagandistica.
Il loro obiettivo è quello di “cacciare gli illegali dalle strade”, criticando sia le associazioni che puntano ad integrare gli extracomunitari, anziché mandarli via, sia il mondo politico istituzionale che teme accuse di razzismo qualora dovessero intraprendere azioni punitive, nei confronti di coloro che delinquono. Il fatto strano è che fra i cittadini di foggiani, l’adesione a quest’iniziativa è talmente elevata, da essere impressionante.
Eppure l’episodio di Verona, i continui casi in cui immigrati e “diversi” vengono ripetutamente picchiati e perseguitati da “squadristi” di estrema destra, specie nelle grandi Città, dovrebbero servire da monito e sensibilizzare le coscienze dei cittadini, affinché vengano prese nettamente le distanze da iniziative come quella promossa da Forza Nuova-Foggia, il cui scopo è quello di alimentare odio e rigurgito neo-fascista.
Sarebbe interessante conoscere l’azione di queste “ronde” qualora dovessero imbattersi dinanzi ad un episodio di reato commesso non da un extracomunitario, ma da un loro concittadino. Purtroppo la strumentalizzazione della destra estrema, ma anche di quella meno estrema trova il suo appiglio nel momento in cui le forze democratiche e di governo, diventano inermi dinanzi alla loro incapacità di dialogare con la gente sull’argomento e di spiegare loro che la delinquenza non ha etnia e come tale va perseguita legalmente, come nello stesso tempo non ha etnia la brava persona, che ha voglia di lavorare e di integrarsi e come tale va rispettata e tutelata.