giovedì 25 ottobre 2007

DOPO IL 20 OTTOBRE, BISOGNA ACCELERARE

di Matteo Zingarelli
(pubblicato su Aprileonline)

Dopo la manifestazione del 20 ottobre, alla quale ha partecipato anche una delegazione di compagne e compagni della Sinistra Democratica di Cerignola, emerge la necessità di velocizzare i tempi per la riunificazione della sinistra, superando il discorso federativo, per intraprendere direttamente un discorso serio che guardi nell'ottica di un soggetto unico e plurale della sinistra.
Tutto questo nasce dall'esigenza di fortificare il governo Prodi, renderlo più efficiente nelle scelte e nell'attuazione di riforme, meno litigioso e sicuramente più credibile. In sostanza era ciò che chiedeva la piazza, composta da quel milione di donne e di uomini che hanno ben compreso che la migliore risposta ad una politica che risponde poco ai fabbisogni della gente comune e al rispetto del programma elettorale, non è il "grillismo" o l'antipolitica, bensì la buona politica, fatta di ideali e di nobili valori che vengono spesi per una giusta causa.
Oggi, riunificare la sinistra, non vuol dire più soltanto arginare il fenomeno della svolta neocentrista e filo-veltronrutelliana del Partito Democratico.Riunificare la Sinistra significa innanzitutto creare le condizioni per dar vita ad un soggetto politico forte, in grado di porre al centro dell'attenzione di chi ci governa, le istanze e le esigenze di chi oggi necessita di riconoscersi in un partito politico, in grado di rendersi interprete e portavoce di chi ha più bisogno, di chi è meno abbiente, di chi reclama a gran voce più diritti, uguaglianza e pace.
Riunificare la sinistra significa anche limitare la rimonta di una destra che trascina con se il peggio di una cultura ormai superata, retrograda e rozza, il peggio di ciò che è rimasto del passato nei giorni attuali, a cominciare dal clericalismo fondamentalista dell'Udc, per passare al razzismo palese della Lega Nord, dal liberismo forzista che guarda sempre di più ad un mondo dove l'economia deve farla da padrona, distaccandosi sempre di più da ogni politica sociale e vicina alla gente, per finire ai contenuti estremi e radicali di Alleanza Nazionale, fra i cui militanti serpeggia ancora oggi una certa voglia di un neofascismo rinascente e pericoloso, il quale trova dimora e si riscopre sempre più organizzato nelle formazioni extraparlamentari dell'estrema destra nostrana, ma anche europea.
Riunificare la sinistra, infine, significa porre un freno ai vari Mastella, che spingono verso le elezioni anticipate, o ai vari Manzione, Bordon e Dini, ai quali non manca di rivendicare che senza di loro, non esiste più una maggioranza. Porre un freno dunque a quella parte "moderata" e centrista dell'Unione che tiene sotto costante ricatto il nostro governo, nella speranza che dinanzi all'evidenza dei fatti, la gente e l'opinione pubblica possano capire che non è la sinistra che minaccia.E' arrivato dunque il momento di darci una mossa, ma questa volta sul serio.Compagne e compagni, riunifichiamo la sinistra.
*Coordinatore cittadino SD - Cerignola